Aspiratori

Gli aspiratori, o aspirapolvere, sono attrezzature utilizzate per la rimozione di polvere o solidi da superfici in genere (aspirapolvere) e per la rimozione di liquidi da pavimenti o contenitori (aspiraliquidi). Esistono diversi modelli con alimentazione elettrica monofase e trifase, con varie soluzioni ed accessori dedicati che consentono di affrontare qualsiasi situazione: dalla rimozione sporadica di polveri all’aspirazione in continuo dalle linee di produzione, dall’asciugatura di un pavimento precedentemente trattato con una monospazzola, all’aspirazione degli olii di lavorazione nei centri di lavoro.

Hai una domanda? Qui cerchiamo di fornire la risposta, ma se non trovi quello che stai cercando contattaci!

Generalmente un aspiratore è composto da:

  • Uno o più motori di aspirazione o turbine
  • Un serbatoio, o contenitore, dove vengono raccolti la polvere, i solidi o i liquidi rimossi dalle superfici
  • Un sistema di filtri per trattenere le particelle aspirate all’interno del serbatoio
  • Una serie di accessori per rendere l’aspirapolvere in grado di affrontare situazioni di sporco specifiche

Quando il motore dell’aspiratore entra in funzione produce la rotazione della o delle ventole installate sull’asse di rotazione. La rotazione delle ventole tende a risucchiare l’aria dall’esterno creando una depressione all’interno del serbatoio. Insieme all’aria vengono risucchiate anche le particelle presenti: se sono grandi si depositano sul fondo del serbatoio dell’aspirapolvere, mentre se sono piccole vengono trattenute dal filtro per reimmettere aria pulita nell’ambiente.

Gli aspirapolvere, chiamati anche Dry, sono in grado di aspirare particelle più o meno grandi di tipo secco che non siano quindi mescolate a sostanze liquide.
Mentre gli aspiraliquidi, detti anche Wet & Dry, possono aspirare liquidi di vario genere, oppure particelle miste a sostanze liquide.

Vale la pena ricordare che un aspiraliquidi cambiando il filtro può funzionare come aspirapolvere, ma un aspirapolvere Dry non può funzionare come un aspiraliquidi Wet & Dry

Alcuni modelli sono predisposti per poter aspirare contemporaneamente sia solidi che liquidi (Wet & Dry). Questo si ottiene indirizzando il flusso d’aria che trasporta i solidi ed i liquidi non direttamente sul filtro ma su un separatore dinamico (detto ciclone). In questo modo il materiale più pesante viene raccolto alla base del contenitore (liquidi e solidi possono essere separati con delle griglie) mentre l’aria con le particelle più leggere viene filtrata e reimmessa nell’ambiente.

In caso di aspirazione di liquidi con aspirapolvere e liquidi dove la separazione dinamica non sia prevista è necessario rimuovere il filtro in carta o stoffa e montare l’apposito filtro in spugna a protezione del galleggiante.

Per convenzione gli aspiratori per la pulizia professionale vengono divisi in:

  • Aspiratori professionali: apparecchiature che privilegiano l’operatività e l’affidabilità, solitamente hanno medie potenze e una versatilità per vari impieghi.
  • Aspiratori Industriali: apparecchiature progettate per grandi prestazioni, per usi industriali e operazioni specifiche caratterizzati da potenze medio/alte. Vengono impiegati per usi continuativi e gravosi.

Esistono anche gli aspiratori domestici, che solitamente hanno basse potenze, dimensioni ridotte e operatività limitata. Questi solitamente hanno motori e accessori non idonei ad un uso professionale o industriale.

Parliamo ovviamente dell’alimentazione elettrica. Tutto dipende dalla rete elettrica disponibile nel luogo d’utilizzo. Aspiratori industriali a turbina cono motore a induzione, sia monofase e sia trifase, sono perfettamente idonei per applicazioni prolungate ed il servizio continuo. Naturalmente, le potenze elevate che sono richieste in alcune applicazioni specifiche necessitano di aspiratori trifase.

Ci sono varie caratteristiche da prendere in considerazione per valutare un aspiratore o un aspirapolvere in funzione della tipologia di utilizzo. I primi valori da prendere in considerazione sono l’efficienza aspirante, ovvero la combinazione potenza del motore, depressione e portata d’aria.

La potenza del motore di un aspiratore è un valore espresso in Watt (W) che indica la potenza massima espressa dal/dai suoi motori. È un valore importante per valutare l’assorbimento dell’apparecchiatura stessa ma attenzione non è direttamente proporzionale con l’efficienza di aspirazione, possono esserci infatti motori con potenza ridotta ma alti rendimenti in termini di aspirazione.
Infine, non va dimenticato che nel calcolo della potenza vanno considerati anche il numero di motori, infatti possono essere 1, 2 o addirittura 3.

La depressione, chiamata anche colonna d’acqua, è la capacità di sollevare il materiale da rimuovere, maggiore è il valore maggiore è la capacità di sollevarli. Quando si devono aspirare particelle leggere, non è necessario un valore di depressione elevato; invece diventa una caratteristica importante quando le particelle sono pesanti o quando il tubo di aspirazione è molto lungo (e quindi con possibili perdite di carico) o quando gli accessori sono molto larghi di diametro.

La depressione di un aspirapolvere si misura in:

  • mmH2O
  • mBar
  • kPa

La corretta combinazione di depressione e portata d’aria consente all’aspirapolvere di sollevare il materiale da rimuovere e contemporaneamente di trasportarlo verso il contenitore di raccolta.

La portata d’aria rappresenta la capacità di trasportare il materiale sollevato e, nel caso di grandi quantità di polvere, di tenerla in sospensione all’interno delle tubazioni. In un aspirapolvere, a parità di depressione, una portata d’aria grande, permette di effettuare il lavoro in minor tempo.

La portata d’aria di un aspirapolvere si misura in:

  • l/s
  • l/m
  • m3/h

La corretta combinazione di depressione e portata d’aria consente all’aspirapolvere di sollevare il materiale da rimuovere e contemporaneamente di trasportarlo verso il contenitore di raccolta.

È importante specificare che il materiale del fusto deve essere idoneo alle sostanze aspirate poiché reagenti chimici o sostanze incandescenti possono danneggiarlo.
La gamma di aspiratori di Comac prevede fusti in materiale plastico (polietilene o polipropilene) oppure in acciaio verniciato o acciaio inox.
La flessibilità de materiale plastico rende gli aspiratori con fusto in polipropilene o polietilene più resistenti agli urti e quindi sono più indicati per le applicazioni che prevedono molti spostamenti del macchinario, è infatti il materiale più usato nella gamma dei professionali.
Mentre, il fusto in acciaio risulta più rigido, ma anche più resistente all’abrasione meccanica e quindi è preferibile per utilizzi statici, ecco il motivo per cui tutta la gamma di aspiratori Industriali è composta di fusti in acciaio o acciaio inox.

In base alla tipologia di applicazione e alle esigenze dell’operatore gli aspiratori di dimensioni più grandi possono essere montati su carrello.
Esistono 2 tipi di carrello: quello fisso e quello basculante.
In generale il carrello basculante facilita lo svuotamento e quindi risulta molto comodo in caso di polvere o detriti solidi.
Il carrello fisso è raccomandato quando si lavora con liquidi, perché si ha maggiore stabilità ed un eventuale scarico viene solitamente facilitato da un comodo tubo senza quindi dover sollevare il fusto.

Longopac Aspiratori Industriali Comac CA Xvactor

Gli aspiratori dotati di sistema Longopac permettono di raccogliere le polveri con un sacco continuo. Il sacco viene chiuso esternamente per raccogliere la polvere in modo semplice e veloce senza rischiare di disperderla nell’ambiente. Grazie al sistema Longopac l’operatore non rischia mai di entrare in contatto con le polveri aspirate.

Gli aspiratori sono dotati di vari stadi di filtrazione.
Possiamo però dividere la filtrazione in 2 grandi famiglie, i filtri principali e quelli di uscita.

I filtri principali sono anche detti filtri primari e hanno il compito di trattenere gran parte delle particelle e il materiale dall’aria aspirata.
I filtri d’uscita vengono anche detti filtri secondari e hanno il compito di fermare particelle ancora più piccole per restituire nell’ambiente aria priva di inquinanti.

Di serie, i modelli Comac solitamente sono equipaggiati con filtri di classe L. Per esigenze di filtrazione più spinta (la maggiore capacità di trattenere le polveri che passano attraversare il filtro), sono disponibili filtri in classe M. Per aspirazioni più mirate come polveri sottili o cariche batteriche, sono disponibili i filtri in classe H (Hepa).

L’aspiratore può essere chiamato a lavorare in aree dove possono essere presenti polveri o gas a rischio esplosione (in genere questi ambienti sono chiamati ATEX).
La direttiva ATEX (ATmosphere EXplosive) è entrata in vigore nella CEE il 1° luglio 2003, essa certifica la presenza dei requisiti necessari degli aspiratori, delle turbine e altri macchinari secondo la norma 94/9/CE, affinché essi possano operare in sicurezza in ambienti a rischio di esplosione. Gli ambienti a rischio sono a loro volta sono suddivisi in vari livelli di pericolosità per gli operatori, classificati dalla norma 99/92/CE per la presenza di gas, nebbie e/o polveri potenzialmente esplosive nell'atmosfera, queste aree vengono classificate a cura del cliente finale.
Nel caso di Comac, i modelli disponibili sono stati costruiti per lavorare nelle zone 22 (polveri), sono costruiti con fusti in acciaio inox AISI 304 e filtri antistatici che garantiscono una protezione elettrica e meccanica dei componenti e dell’equipaggiamento. Macchinario e relativi equipaggiamenti sono stati concepiti per essere integralmente conduttivi, questo elimina il rischio di innesco esplosivo in questa specifica zona.

Per iscriverti alla newsletter clicca qui